L’ergonomia del Lashmaker presenta alcune particolarità che meritano l’attenzione di professionisti che si occupano di visione e apparato locomotore…
In particolare oggi ci dedichiamo ad approfondire con Monica e Alessandra, titolari di Ottica Sangaletti – Bergamo, gli effetti negativi di una cattiva illuminazione e di una scorretta posizione lavorativa, dandovi i giusti suggerimenti per prevenire peggioramenti del sistema visivo-posturale.
Tutte quelle attività di lavoro che prevedono distanze ravvicinate portano ad un intenso lavoro di accomodazione che insieme ad un ambiente poco illuminato può facilitare l’insorgere di una condizione di miopia (difficoltà di visione da lontano) che peggiora nel tempo.
Per consentire una riduzione dell’affaticamento visivo il cliente dovrebbe trovarsi ad una distanza ottimale di circa 35/40 cm, definita in optometria come distanza Harmon, cioe’, per aiutarci a ricordare, la distanza corrispondente alla lunghezza che separa il gomito dalla prima falange del dito medio.
L’illuminazione ambientale, quella sul lettino e al banco di lavoro dev’essere adeguata, con una luce che non induca riflessi fastidiosi e che eventualmente possa essere regolata anche in funzione della luce proveniente dall’esterno nei diversi momenti della giornata.
La luce deve provenire dalla parte opposta rispetto alla mano con cui prevalentemente si lavora, per evitare la presenza di ombre sul viso del cliente: si consigliano perciò lampade dirette sul piano di lavoro e un’illuminazione moderata nel resto del locale.
Il Lashmaker deve essere consapevole di applicare prodotti specifici che rispettino le normative vigenti in modo da prevenire possibili danni all’occhio, l’organo di senso più importante e complesso a nostra disposizione.
Una corretta posizione di seduta permette, infine, di poter esercitare un’ottimale visione binoculare evitando di inclinarsi obliquamente verso il cliente.
In caso di presenza di difetti visivi è fondamentale identificare la miglior soluzione ottica che garantisca comfort e acutezza visiva rivolgendosi sempre ad ottici e optometristi in grado di consigliarvi correttamente.
Visione e postura concorrono inseparabili alla prevenzione di patologie visive e muscoloarticolari, per questo motivo in casi specifici la collaborazione tra ottico- optometrista e fisioterapista, attraverso mirati test visuo-posturali combinati, risulta fondamentale per vivere serenamente al 100% la vostra giornata lavorativa.
Ringraziamo per la stesura dell’articolo Ottica Sangaletti – Bergamo – www.otticasangaletti.it e Studio Fisioterapico Sangaletti – Villa d’Almè – www.studiosangaletti.it .